i consigli della nostra Logopedista

Il primo consiglio della logopedista

Come comportarsi con i figli che seguono un percorso di logopedia durante il lockdown

Buongiorno a tutti, mi chiamo Irene Maestri, logopedista dello Studio dentistico Orange

Con le nuove misure restrittive imposte dal Governo per arginare l’epidemia da Covid-19, ci siamo trovati tutti (famiglie, bambini e ragazzi), improvvisamente, a dover cambiare le nostre abitudini, a riempire il tempo e ad organizzare intere giornate in casa, conciliando molto spesso il lavoro dei genitori con le esigenze dei più piccoli.

È importante, quindi, non lasciare al caso la gestione di questo tempo ma organizzarlo al meglio, a vantaggio di tutti i membri della famiglia.

Ricordiamo sempre, poi, che i bambini che stanno seguendo un percorso riabilitativo logopedico, magari per un ritardo di linguaggio o per una difficoltà di apprendimento, in questo momento, si sentono maggiormente destabilizzati: hanno perso i loro punti di riferimento (insegnanti, educatori, terapisti) e si trovano a dover affrontare le richieste poste loro dalla scuola e dai genitori, senza poter proseguire con il percorso di supporto.

È fondamentale, continuare a svolgere gli esercizi dati dalla logopedista e continuare ad avere un contatto con lei, sfruttando i mezzi a disposizione. Sarà il logopedista, poi, a valutare la fattibilità dell’intervento on line: se poter proseguire con nuovi passi o stabilizzare gli apprendimenti in corso.

“Vedersi”, anche se attraverso uno schermo, è importante per tutti: bambini e logopedista.

Un primo suggerimento che mi sento di darvi è quello di ASCOLTARE e OSSERVARE i figli, qualsiasi età abbiano. Loro hanno ancora pochi filtri, quindi, in qualche modo possiamo comprendere il loro stato d’animo e capire se e come stanno cercando di comunicarci qualcosa. Il linguaggio verbale arriva sempre dopo la capacità comunicativa (non verbale), quindi osserviamoli e impareremo tante cose di loro.

Un’attività che ho trovato molto utile

è quella di REALIZZARE IL CARTELLONE DELLE EMOZIONI

cartellone delle emozioni

In questi giorni sono tanti gli spunti di attività da svolgere a casa e, se questo da una parte riempie le giornate, dall’altra ci fa rimanere su di un livello pratico, che si muove sulla superficie e non ci aiuta ad avvicinarci al nostro mondo più profondo che è fatto di emozioni, vissuti, fantasie che questa situazione stimola in bambini e adulti e che ha bisogno di trovare spazio. Essere consapevoli di quello che succede “dentro di noi” ed insegnare ai nostri figli a fare altrettanto è l’arma più efficace per affrontare questa momento, bisogna fornire strumenti di contatto con la nostra parte profonda, una parte che parla anche se non vogliamo ascoltarla. Adulti e bambini in questo momento hanno bisogno di questa attenzione, di dare spazio ed ascolto alle emozioni.

Quale modo migliore può essere quello di creare un cartellone con le emozioni associate alle immagini ed al colore (p.e. un viso sorridente giallo per la felicità, un viso imbronciato rosso per la rabbia,..), dando spazio alla fantasia e soprattutto dando un nome alle emozioni ed alle loro sfumature. Purtroppo, le parole usate per definire le emozioni sono sempre le stesse (arrabbiata, felice, triste,..), mentre le sfumature sono molte di più ed è compito di noi adulti aiutare i figli a riconoscerle e a dar loro un nome.

Come possiamo fare in questo momento così difficile?

GIOCANDO, perché il gioco rappresenta il veicolo principale di comunicazione del bambino e con il bambino. Lui sperimenta emozioni piacevoli e attraverso di esso può imparare ad elaborare le emozioni più “ingombranti” come la paura, la tristezza, la rabbia. I genitori, a loro volta. potranno prendersi un momento per condividere i loro stati emotivi, parlare di quello stanno provando.

Spero di avervi dato dei suggerimenti utili e degli spunti di riflessione, nel caso aveste piacere di un confronto, potete tranquillamente contattarmi attraverso lo Studio Orange.