i consigli della nostra Logopedista

5 buone ragioni per andare dal logopedista

alcuni segnali per capire se fare un consulto logopedico

Cinque buone ragioni per andare dalla logopedista

Le motivazioni per non rimandare la consulenza sono semplici e permettono a chi si trova in questa situazione di far luce su eventuali dubbi e perplessità.

1) Precocità dell’intervento = risultati più rapidi

Qualsiasi specialista consiglia di NON ritardare la presa in carico di una difficoltà (qualsiasi essa sia), perché la precocità nell’intervento garantisce migliori risultati e tempi di trattamento più brevi.

2) Evita che il divario rispetto ai coetanei aumenti

È  intuitivo: più si aspetta nella speranza che il bambino maturi da solo delle abilità in cui è carente e più si rischia che, nel frattempo, i suoi coetanei acquisiscano capacità superiori, mettendo chi è già in difficoltà in una situazione sempre più critica e frustrante.

3) Non fare danni con il  “fai da te” e le terapie alternative

4) Tenere alta la motivazione

Pensiamo ai bambini con difficoltà di linguaggio: quanti di loro, stanchi di non essere capiti, manifestano una chiusura rispetto alla comunicazione con gli altri?

E quante volte si raggiunge un “rifiuto” della collaborazione, tale per cui risulta difficile anche coinvolgerli nelle attività proposte?

Un bambino consapevole delle proprie difficoltà si sente “diverso” e questo gli causa sconforto, frustrazione, rabbia. Non capisce perché non riesce a fare cose che per gli altri sono semplici e questo gli provoca un forte disagio.

Perché lasciarlo in questo stato per un tempo indefinito?

L‘intervento tempestivo aiuta anche a prevenire l’instaurarsi di circoli viziosi che aggravano ulteriormente la situazione.

5) Maggior serenità della famiglia

Molti genitori vivono con ansia, perché sono preoccupati dalle difficoltà che rilevano ma non sanno come agire per il bene del proprio bambino.
Chiedere una consulenza ad uno specialista non è mai sbagliato: chiarire una situazione dubbia e capire di cosa ha bisogno un bambino è il primo passo per aiutarlo in modo concreto. E i primi a togliersi un peso, credetemi, sono proprio i genitori!

La logopedista ci spiega quali sono le condizioni che richiedono una terapia e come riconoscere i disturbi del linguaggio Logopedia per bambini quando serve.

In generale è buona norma consultare il logopedista se il vostro bambino:

  • Non ha ancora cominciato a parlare a 2 anni
  • Non comprende le parole e gli ordini, anche i più semplici
  • Non si esprime in maniera comprensibile (da 3 anni in poi)
  • Parla usando solo due sillabe
  • Non pronuncia bene alcune lettere o scambia le lettere all’interno delle parole
  • Non deglutisce bene
  • Balbetta
  • Non si concentra
  • Non ha una buona coordinazione motoria, scrive e disegna male
  • Ha difficoltà a scrivere e leggere, compie errori ortografici
  • Ha difficoltà ad eseguire i calcoli matematici e ad imparare le tabelline
  • Ha difficoltà ad imparare a memoria
  • Ha difficoltà a socializzare con i coetanei e talvolta sembra aggressivo
  • Non sta fermo un attimo, non esegue gli ordini e non si concentra su nulla
  • Ha un linguaggio limitato, un vocabolario ristretto
  • Ha difficoltà ad imparare parole nuove o compie errori nel trovare le parole da utilizzare
  • Fa uso di frasi accorciate, sgrammaticate o semplificate, omette parti importanti della frase, usa le parole in un ordine scorretto.

 

Il logopedista che prende in carico un bambino ha come unico scopo quello di migliorare la qualità della sua vita e del suo linguaggio e lo fa con tutti i mezzi a sua disposizione. È possibile anche, come spessissimo accade, che il logopedista decida di non iniziare un percorso logopedico perché non nota nessun problema linguistico e/o comunicativo. Questo può succedere quando un genitore troppo apprensivo o particolarmente attento e scrupoloso scambia la naturale evoluzione del linguaggio con qualcosa di patologico.